29 APRILE 2018 | PALAZZO MAGNANI

Quattro spettacoli, dodici coreografie di cui sette originali, due compagnie, 25 danzatori: “A Palazzo si danza”! È così che Bologna celebra la Giornata internazionale della danza indetta per domenica 29 aprile, aprendo le porte di due palazzi storici di via Zamboni – Palazzo Magnani e Palazzo Poggi – per animarli con cultura, gioventù ed arte. Il progetto, ideato da Vittoria Cappelli e Monica Ratti a cura dell’associazione culturale Avvertenze Generali, è inserito nel programma “La via Zamboni” promosso e sostenuto dal Comune di Bologna e dall’Università degli Studi di Bologna.

L’iniziativa si avvale del sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit, in quanto parte delle attività realizzate per il progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani.

Lo spirito di “A Palazzo si danza”, immaginato dalle due creative veterane del mondo della danza, parte dall’idea di abitare artisticamente via Zamboni, luogo impregnato di storia, simbolo di un’identità bolognese radicata nel tempo. È su questo leitmotiv che la scelta della maggior parte dei 25 artisti coinvolti è caduta sul talento delle giovani risorse umane generate dall’Emilia Romagna, a partire dall’Aterballetto, storica compagnia di bandiera della regione, la più importante a livello nazionale, riconosciuta in tutto il mondo.

Tra gli artisti coinvolti, c’è la danzatrice e coreografa di Reggio Emilia Federica Galimberti, che da anni lavora per la E.sperimenti Dance Company, spumeggiante e ironico ensemble che attraversa gli stili più diversi spaziando dal breakin’ al contemporaneo, dal modern al floorwork, dal teatrodanza all’acrobatica, apprezzato anche all’estero nei suoi tour internazionali. Da Modena, ecco Alessio Vanzini, coreografo emergente di danza contemporanea, formatosi con i più conosciuti artisti della danza, oltre che docente presso i più importanti centri di formazione e di recente invitato ad insegnare presso l’Accademia di danza di Pechino.

Da Faenza arriva lo straordinario performer Marco KIRA Cristoferi, breaker di fama nazionale e internazionale, membro delle crew più conosciute, uno tra i tre vincitori dell’Italia’s got talent 2017 e di prestigiosi street contest esteri. Cristoferi porterà le sue capacità fisiche di ballerino e atleta circense, che spaziano dalla break dance al parkour alla ruota Cyr, ad un livello di espressione in cui l’arte e la poetica diventano la profonda essenza coreografica del suo fare spettacolo. L’ultimo suo lavoro è stato a Bruxelles per lo Schiaccianoci del coreografo Giuliano Peparini.

E ancora, Marco Dalia, giovane danzatore riminese di classico e contemporaneo, che ha danzato con importanti compagnie estere ed è conosciuto ai più per la sua partecipazione a due edizioni della trasmissione Amici 2013 e 2015: arriva direttamente da Tel Aviv, dove balla con l’Israelian Ballet, per regalarci una coreografia originale appositamente creata per l’evento.

Sempre da Modena, Benedetta Terracciano, giovane promessa, che approda all’arte coreutica dalla ginnastica artistica, vincendo numerosi concorsi nazionali. Nel 2017 conquista il premio della categoria contemporanea del Gran Prix di Pechino.

Sono, invece, venete le due danzatrici e la coreografa di molte delle creazioni di questo composito progetto: Vittoria Markov che, reduce dal musical Romeo e Giulietta – Ama e Cambia il Mondo, prodotto da David Zard e diretto da Giuliano Peparini, si è imposta al grande pubblico per la sua grinta e la sua determinazione che hanno animato accese discussioni durante la sua partecipazione ad Amici 2017; Vanessa Guidolin, danzatrice della Compagnia Raffaele Paganini e Ritmi Sotterranei di Alessia Gatta, anche lei conosciuta per la sua partecipazione alla trasmissione Amici 2014-15; e Simonetta Vaccara Reynaud, prima danzatrice formatasi coi grandi della danza e ora coreografa di classico e neoclassico di livello internazionale e fondatrice del centro di formazione professionale Artedanza, premiata e apprezzata per i grandi meriti artistici da professionisti di caratura quali Robert Strajner, collaboratore di Rudolf Nureyev, Margherita Smirnova, prima ballerina del Bolshoi, Frederic Olivieri, Direttore del Ballo della Scala di Milano, Carla Fracci, Luciana Savignano e Raffaele Paganini,  le nostre grandi étoiles.

Infine, Fabio Martini di Sanremo, danzatore e coreografo, giovane promessa, notato da Vittoria Cappelli e Monica Ratti, vincitore di vari concorsi nazionali e a cui è stata assegnata una borsa di studio per collaborare alla creazione del coreografo freelance londinese Luke Brown per l’Università di Winchester.

Ecco, perciò, come la danza, protagonista della scena, vada ad esaltare, con il suo movimento elegante, ritmico, energico, vitale, la scultorea storicità degli antichi edifici bolognesi: Palazzo Magnani, nato alla fine del XVI secolo, da tempo sede di UniCredit a Bologna, che ospita la quadreria, al centro oggi di un progetto artistico promosso dalla Fondazione del Monte e da UniCredit; e poi Palazzo Poggi, sede della Biblioteca e di vari musei universitari, oltre che di una celebre quadreria.

“A Palazzo si danza” prenderà vita con 4 spettacoli, 2 per ogni Palazzo, a partire dalle ore 18, per terminare dopo le ore 22, secondo il seguente programma:

  • ore 18.00 Palazzo Magnani (via Zamboni 20): durata 50 minuti
  • ore 19.15 Palazzo Poggi (via Zamboni 33): durata 40 minuti; solo posti in piedi
  • ore 20.15 Palazzo Magnani (via Zamboni 20): durata 50 minuti
  • ore 21.15 Palazzo Poggi (via Zamboni 33): durata 40 minuti; solo posti in piedi